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Perché i dazi di Trump faranno rinsavire il Mondo

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Le ultime settimane hanno visto Donald Trump gettare buona parte del Mondo nello scompiglio a causa dell’imposizione di dazi aventi lo scopo di tutelare i mercati statunitensi dalle ingerenze dei principali competitores stranieri e di spingere le innumerevoli aziende che avevano in precedenza delocalizzato a riportare la produzione nella loro terra natia: gli armigeri del Libero Mercato si sono ovviamente affrettati a dipingere la mossa come l’ennesima follia, dimostrando di nuovo la loro incapacità nel raccontare i Fatti.

Il martello dei dazi annienta la Globalizzazione

Per anni quel malsano processo noto come Globalizzazione ha costretto le aziende, italiane e di altre nazioni, a un processo di delocalizzazione diretto verso paesi più poveri e giustificato dall’aumento del costo della forza lavoro, sacrificata sull’altare dei Mercati, e delle materie prime, che avremmo così potuto pagare una volta di meno pur potendone disporre come se le avessimo acquistate una volta di più. Un processo complesso da analizzare, i cui tristi esiti sono ben visibili a chi sia disposto ad accettarne l’esistenza: grazie a questa situazione realtà economiche come la Cina sono riuscite a trasformarsi in giganti capaci di assimilare le ricchezze del Mondo intero, attirando verso di sé orde di imprenditori occidentali adescate dalla prospettiva di facili guadagni. Tuttavia è noto che il Diavolo non dice mai bugie, ma sempre mezze verità.

Già solo vedendo le reazioni scomposte che hanno accolto l’applicazione dei dazi trumpiani, verrebbe istintivo pensare che questi ultimi si riveleranno ben presto una benedizione per i comuni cittadini e una condanna a morte per le ultime fortezze del Globalismo, quali UE, Cina, grandi banche d’affari, nonché fondi d’investimento speculativi, i quali hanno per anni tratto profitto dallo status quo, mentre ora vedono la propria posizione dominante smottare e sfaldarsi sotto i loro piedi, così come ben ci insegna la massima secondo cui Fortunae rota volvitur…, la ruota della Fortuna gira.

Ovunque si punti lo sguardo, si avverte la spinta a ripudiare i “sani princìpi” della Globalizzazione e ad allontanarsi dal bordo dell’Abisso che era pronto a ingoiarci. Presto i paesi europei si troveranno innanzi all’opportunità di scegliere quale strada intraprendere: la prima verso la Salvezza e la Libertà, la seconda verso la Dannazione e la Prigionia.

Abbiamo enormi deficit finanziari con la Cina, l’Unione Europea e molti altri. L’unico modo in cui questo problema può essere risolto è con le tariffe, che ora stanno portando decine di miliardi di dollari negli Stati Uniti”, D. J. Trump su Truth.

Chiunque consideri i dazi alla stregua di barbarica usanza dimentica forse che suddetta misura esiste fin dalla notte dei tempi e ha da sempre lo scopo di proteggere una realtà economica.

Proteggere la propria Casa dalle influenze esterne è un diritto sacrosanto, nel macro- e nel microcosmo.

Presto i dazi spingeranno i Grandi Capitali fuggiaschi a ritornare in Patria e avranno come conseguenza anche lo smantellamento dei “meccanismi naturali” di riequilibrio del Mercato, rendendo più difficili le importazioni e incentivando l’acquisto di prodotti nazionali.