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In Alaska si parla di Pace mentre l’UE se ne sta a guardare

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La sera del 15 agosto, nelle remote lande dell’Alaska, ha avuto luogo il tanto atteso incontro tra il Presidente della Russia Vladimir Vladimirovič Putin e il Presidente degli USA Donald Trump, al fine di riavviare la discussione inerente alla Crisi Ucraina, iniziata de facto nel 2014 e aggravatasi nel 2022 con l’inizio dell’Operazione Militare Speciale organizzata dalle forze del Cremlino.

TrumPutin

In un primo momento la città di Roma era stata proposta come luogo di incontro, ma l’adesione del nostro paese a quell’ente sovranazionale di dubbia utilità che risponde al nome di Corte Penale Internazionale (ICC), la quale ha di recente emesso un mandato di arresto per Putin, ha impedito che ciò si verificasse, spingendo i due Capi di Stato a optare per una base militare statunitense in Alaska, terra di importanza storica e simbolica, visto che fu parte dell’Impero Russo fino al 1867, quando lo Zar Alessandro II la vendette agli USA al fine di sottrarla alle mire dell’Inghilterra. Già dai primi momenti, nonostante le urla isteriche dei gerarchi a capo degli altri paesi della NATO e dei giornalisti nostrani intenti a sostenere il contrario, è stato chiaro quanto l’intesa fra i due fosse forte e mirata a gettare le basi di una futura fase di disgelo.

La portata dell’evento trova ben pochi corrispettivi nella nostra epoca e forse solo la stretta di mano fra lo stesso Trump e Kim Jong-un, Comandante Supremo della Corea del Nord, potrebbe avere un peso simile sulla bilancia dell’Arte Diplomatica, con due fra i più potenti uomini del Mondo che dialogano amichevolmente fra loro quasi fossero vecchi amici.

Il meglio del meglio non è vincere cento battaglie su cento, bensì sottomettere il nemico senza combattere”. Sun Tzu, L’arte della guerra.

A seguito dell’incontro, il Presidente degli USA ha dichiarato di sostenere le rivendicazioni dei russi sui territori del Donbass, oltre all’ipotesi di un congelamento delle linee del fronte.

“È stato un incontro molto caloroso tra due paesi molto importanti. […]. Penso che siamo molto vicini a un accordo”, ha affermato Trump durante un’intervista con il conduttore radiofonico Sean Hannity.

“Io e il Presidente Trump abbiamo un ottimo contatto diretto. Abbiamo parlato molte volte. […]. Vediamo lo sforzo dell’Amministrazione e del Presidente Trump in persona per contribuire a facilitare la risoluzione del Conflitto Ucraino”, sono state invece alcune dichiarazioni di Putin durante la Conferenza Stampa congiunta.

E mentre certi personaggi già iniziano a scagliare Pomi della Discordia a destra e a manca pur di alimentare paure mai sopite, noi speriamo invece che la Pace possa finalmente prevalere e che il Fantasma della Guerra lasci per sempre il Mondo.