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Marco Livio Druso Claudiano, il “pesarese” all’origine della Dinastia Giulio-Claudia

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Marco Livio Druso Claudiano (nato Appio Claudio Pulcro) è stato discendente del censore Appio Claudio Cieco. Era nato nel 93 a.C. a Pesaro e sarebbe morto suicida subito dopo la Battaglia di Filippi, svoltasi nel 42 a.C. Rimasto senza padre, sarà adottato da Marco Livio Druso, un fratello di sua madre, dal quale avrebbe poi preso il nome, aggiungendo quel Claudiano che rappresentava a pieno titolo la Gens di origine, coerentemente con le regole onomastiche dell’epoca.

La Battaglia di Filippi svoltasi in Macedonia, alle pendici del Monte Pangeo, avrebbe poi cristallizzato, sia pur per poco tempo, l’ascesa del Secondo Triumvirato, composto da Marco Antonio, Cesare Ottaviano e Marco Emilio Lepido. Questa è comunque una storia differente, che condurrà ad altri esiti. Ciò che per noi conta è sapere che dal nostro politico pesarese, Marco Livio Druso Claudiano, si svilupperà la Dinastia Giulio-Claudia, ossia il primo ramo del futuro Impero Romano. Sposatosi, infatti con la plebea Alfidia, figlia di Marco Alfidio Lurcone, egli avrà una figlia di nome Livia Drusilla, la quale sarebbe poi divenuta moglie dell’imperatore Augusto e madre dell’imperatore Tiberio.

Forse il nostro Claudiano aveva avuto in precedenza una prima moglie ignota, anche in virtù dell’età avanzata che aveva nel momento in cui sposò Alfidia, ma non ci è dato saperlo con certezza.

Praecipuum munus annalium reor ne virtutes sileantur utque pravis dictis factisque ex posteritate et infamia metus sit”

Compito degli annali è non passare sotto silenzio le virtù, e, di fronte alle azioni malvage, accendere il timore dell’infamia presso i posteri”, Tacito, Annales.

Livia Drusilla sarà a sua volta sempre al fianco del marito, l’imperatore Augusto, rappresentando un vero e proprio modello per le famiglie romane.

Malgrado il suo grande potere, vivrà una vita modesta e senza orpelli nella casa adagiata sul Colle Palatino.

Da un Padre di Pesaro si sarebbe così generata la celebre Gens Giulio-Claudia, alla quale sarebbero appartenuti ben cinque imperatori romani, il cui governo si sarebbe esteso dal 27 a.C. al 68 d.C.

La nostra città dovrebbe coltivare con i dovuti fasti questa antica discendenza e rappresentarla infine con una degna monumentalità all’interno della nostra Realtà Urbana, così da renderla perennemente e degnamente Capitale della Cultura.