Dalla Arte alla “Mala Arte”
Avevo intenzione di raccontare di opere d’arte nella nostra città.
Errore! Anzi, orrore!
Leggete un po’, della Mala Arte.
Il vecchio palazzetto dello sport, l’hangar di Viale dei Partigiani doveva diventare la versione contemporanea del teatro Rossini e non solo. Doveva essere completato per ordine, perdòn!, per disordine del sindaco Ricci nel 2019. Quindi? Cinque anni fa! Soggiungere al fatto sentiti e gravi commenti sarebbe inutile, i cinque anni dicono tutto da soli! Ma, quegli anni sono stati semi di fiori, non benedetti, gravi e forse penalmente da valutare. Ecco cosa rappresentano i petali rossi di quei fiori.
- Una patetica valutazione dei lavori di ristrutturazione del valore di tre milioni e mezzo di euro è salita all’incredibile cifra di circa undici milioni di euro.
- Nonostante lo sproporzionato aumento (che non è difficile reputare colmo di illeciti), oggi si legge che l’Amministrazione Comunale di Ricci & Co. si ritrova a dover battere cassa per coprire il clamoroso salto di quantità di costi mal calcolati.
- Fanno uno strano bando per riuscire a pagare la conclusione dei lavori, mettendo in affitto i negozi che circondano la struttura. Ma nessuno si presenta, se non (due colorati amici) la Coop di Villa Fastiggi e l’Aspes. L’una per Il bar e supermercato e l’altra per la farmacia.
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A parte i dubbi che suscita la sola presenza al bando dei Sanpetriani e della partecipata, spaventa quanto segue:
C’erano opinioni differenti anche tra i tecnici, che sostenevano l’abbattimento e la ricostruzione o la ristrutturazione. Per avere un elemento di certezza abbiamo dato incarico ad uno strutturista per verificare la soluzione migliore”, Matteo Ricci.
È ridicolo che un’amministrazione comunale, quindi la città, dopo cinque anni e dopo aver destinato quasi undici milioni di soldi pubblici, si ritrovi a non disporre dell’intero stabile e a non trarre da quest’ultimo e dai suoi locali degli utili che viceversa favoriranno una farmacia dell’Aspes e un bar con supermercato.
Senza poi contare che i suddetti pagheranno gli affitti quando e come vorranno. In più, in merito al supermercato, c’è da dire che la solita COOP danneggerà, ben sapendo di farlo, l’altro supermercato poco lontano, che si chiama Tigre e che, pur così chiamandosi, verrà ben presto mangiato dalla nuova e temibile fiera.